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26

Cristiano De André - Album
1987: Cristiano De André

  Mi Manchi Un Po'
Se All'Improvviso
Briciola Di Pane
L'Ultimo Dei Rischi
America
Dimenticandoti
Occhi Distratti
Il Cielo Non Cadrà

Mi Manchi Un Po'
(Testo e Musica: Cristiano De André, Garbo)
Io scendo giù,
un passo dopo l'altro;
fuori, fuori di qui
cammino un po',
le luci sono ombre;
fuori, fuori di qui.
Pensami così, pensami così, se vuoi,
seguimi di più, scivola di più, se puoi.
Oh, mi manchi un po',
ma cosa ti importa?
Non mi pensi mai
e poi non mi senti;
oh, mi manchi un po'... così.
E penso a te,
colore che svanisce,
fuori e dentro di me;
ti cerco qui,
un passo dopo l'altro.
E camminerò, io continuerò così,
strade che non so, io cammino senza te.
Oh, mi manchi un po',
ma cosa ti importa?
Non mi pensi mai
e poi non mi senti;
oh, mi manchi un po',
ma cosa ti importa?
Non mi pensi mai
e poi non mi senti;
oh, mi manchi un po',
mi manchi un po',
mi manchi un po';
oh, adesso no,
adesso no,
adesso no;
oh, mi manchi un po',
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no,
adesso no;
oh, mi manchi un po'.

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Se All'Improvviso
(Testo e Musica: Cristiano De André, Massimo Bubola)
Resterò, resterò tutto il tempo così,
finché il tuo cuore non si asciugherà;
resterò, resterò tutto il tempo così,
fra le tue braccia nell'oscurità.
Se passo di lì,
non credermi uno straniero,
rimani così,
fra la veranda e il cielo.
E se all'improvviso
ballando tu mi vedrai
uscire dal buio,
non gridare.
Se passo di lì,
so che non avrai bisogno
di farmi domande
per credere al mio ritorno.
E se all'improvviso
la porta tu mi aprirai,
ricorda il sorriso
perché quello non cambia mai.
Resterò, resterò tutto il tempo così,
finché il tuo cuore non si asciugherà;
resterò, resterò tutto il tempo così,
fra le tue braccia nell'oscurità.
Se passi di qui,
sarò sopra a quel sentiero,
seduta così,
davanti a quel mare nero.
Se passo di lì,
non credermi uno straniero,
rimani così,
avvolta nel tuo mistero.
E se all'improvviso
cantando tu scorderai
la pioggia sul viso
e il tempo che non passa mai.
Resterò, resterò tutto il tempo così,
finché il tuo cuore non si asciugherà;
resterò, resterò tutto il tempo così,
finché la notte ci consolerà.
Resterò, resterò tutto il tempo così,
fra le tue braccia nell'oscurità;
resterò, resterò tutto il tempo così,
finché il tuo cuore non si asciugherà.

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Briciola Di Pane
(Testo e Musica: Cristiano De André, C. Gabelloni)
Forse sarà un gioco,
voglio raccontarti,
c'era una volta e poi
la vita è dopo gli occhi tuoi;
come fosse un mare
che non può finire,
adesso che è già calore,
sentire che ti batte il cuore.
E poi, giorni
insieme a incominciare;
solo sogni
che ci danno il tempo di volare.
Briciola di pane,
caduta qui per caso,
c'era una volta e poi
la vita è solo gli occhi tuoi;
figlio nella mente,
preso dentro il mondo,
figlio che dopo il fiore
sarà improvvisamente amore.
Giorni
insieme a incominciare;
solo sogni
che ci danno il tempo di volare.
Ed il tempo sarà
solo di compagnia,
in regalo da chi
poi ti vede andar via;
ed il tempo ha un'età
che non ti scegli mai,
piena di colori che
cambieranno dentro l'anima.
E poi, giorni
insieme a incominciare;
solo sogni
che ci danno il tempo di volare.
Ed il tempo sarà
solo di compagnia,
in regalo da chi
poi ti vede andar via;
ed il tempo ha un'età
che non ti scegli mai,
piena di colori che
cambieranno dentro l'anima,
dentro l'anima,
la tua anima.

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L'Ultimo Dei Rischi
(Testo e Musica: Cristiano De André, A. Salerno)
Dammi la mela e poi
lasciami in bocca
quel sapore che tu hai;
splendida ingenuità,
l'anima è rossa
e sprofonda gli occhi tuoi.
Sei tu: grida, rumori e gente
nel silenzio dei solai;
sei tu, quella che non si pente,
l'ultimo dei rischi che provare io dovrei.
Questa semplicità
di amore senza eroi
non è pubblicità
ma si fa strada
e ne fa tanta per i fatti suoi;
questa felicità
di amore senza guai
ha giusto la tua età,
fai presto, dammela adesso, visto che ce l'hai.
Dammi la mano e poi,
fino al tramonto,
non ti addormentare mai;
chi ha la sincerità,
io già ti sento
e sprofondo ovunque vai.
Sei tu: grida, rumori e gente
nel silenzio dei solai;
sei tu, sempre più convincente,
l'ultimo dei rischi che provare io dovrei.
Questa semplicità
di amore senza eroi
non è pubblicità
ma si fa strada
e ne fa tanta per i fatti suoi;
questa felicità
di amore senza guai
ha giusto la tua età,
fai presto, dammela adesso, visto che ce l'hai.
Questa semplicità
di amore senza eroi
ha giusto la tua età,
fai presto, dammela adesso, visto che ce l'hai,
visto che ce l'hai.

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America
(Testo e Musica: Cristiano De André, Franco Mussida, C. Gabelloni)
Viso da fotografia,
con un tocco quasi di follia;
tra gli sguardi d'ascensore
quella stanza che si chiude per amore.
Ora giro qui in America,
dentro il sogno di una notte che verrà;
nella polvere d'America
una stella s'accendeva per metà.
E mi basta andare via,
sopra un mare che non ha salita
e dal molo di New York
hanno luci le finestre che non so.
Ora vivo qui in America,
sotto un cielo che si specchia nel viavai;
e fa freddo qui in America,
un inverno anticipato pìù che mai.
Viso da fotografia,
non ricordo s'era poi follia;
ma nel vento di New York
ho lasciato una donna di Goteborg.
Ora giro qui in America,
dentro il sogno di una notte che non va;
nella polvere d'America
una stella che già brilla per metà.

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Dimenticandoti
(Testo e Musica: R. Giagni, R. Colombo, A. Salerno)
Sei come un'onda
che scende e sale,
a volte bionda,
a volte no.
Sei come il fuoco,
un brutto affare
che spinge al gioco,
di più non so.
Quante volte ti prenderei,
nelle notti che non ci sei,
poi mi viene in mente
che ormai vivo dimen-dimen-dimen
dimenticandoti.
Così fra i denti
mi stringo il cuore
perché mi resti
il segno di un amore.
Ora il tempo scivola via,
sopra la tua vita e la mia,
ogni tanto si cambia idea:
vivo dimen-dimen-dimen
dimenticandoti.
Su quale bocca poi sarai,
magari neanche tu lo sai;
che male ti farei, ehi,
che male ti farei, ehi?
E un indirizzo non ce l'hai,
nemmeno tu sai dove stai,
che male ti farei, ehi,
che male ti farei, ehi?
Sei come un'onda
che scende e sale,
a volte bionda,
a volte no.
E mi perdo sempre di più,
più di quanto immagini tu,
che ritorni, giochi e non sai
che vivo dimen-dimen-dimen
dimenticandoti.
Ti piace divertirti qui,
scaldarmi ma non dire sì,
che male ti farei, ehi,
che male ti farei, ehi?
Poi d'improvviso te ne vai
per infilarti in altri guai,
che male ti farei, ehi,
che male ti farei, ehi?
E un indirizzo non ce l'hai,
nemmeno tu sai dove stai,
che male ti farei, ehi,
che male ti farei, ehi?
Che male ti farei, ehi,
che male ti fa?

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Occhi Distratti
(Testo e Musica: Cristiano De André, Franco Mussida, C. Gabelloni)
Che cosa c'è?
E' solo il segno di una nostalgia;
passa di qui
e si confonde con la tua paura
E se ti fermi un po',
hai anche il tempo di buttarti via,
hai anche il tempo di buttarti via.
Ma cosa c'è?
E' un'altra notte con più fantasia;
lasciala lì,
in fondo al cielo sopra casa tua.
E se ci pensi un po',
hai sempre il modo di mandarla via,
hai sempre il modo di mandarla via.
Occhi distatti che
intrecciano pensieri
in questo mare di giorni che
hanno il rumore di ieri;
sono occhi distratti che
ritrovi tra la gente,
sono angoli di una città
che è assente.
Come si sta
in questo film adesso troppo vero?
La vita è lì,
nei suoi momenti con il bianco e nero.
E se ci credi un po'
hai anche il sogno di sentirla tua,
hai anche il sogno di sentirla tua.

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Il Cielo Non Cadrà
(Testo e Musica: Massimo Bubola)
Oh, non credere ai tuoi occhi,
non credere agli specchi:
il cielo non cadrà.
Dietro ogni disertore
c'è un bambino senza cuore
che ti distruggerà.
Non tagliare i tuoi capelli,
non credere alle stelle:
il cielo non cadrà.
L'assassino è sulla spiaggia,
le rose nella pioggia,
il tempo cambierà.
Non andare via così,
cadere giù così:
la notte annegherà
il tuo dolore
nelle sue trappole;
non andare via così,
non perderti così:
il mare crescerà
dei tuoi pensieri,
con le tue lacrime.
Bocca triste,
occhi grandi,
madonna dei rimpianti:
il cielo non cadrà.

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