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26

Cristiano De André - Album
1992: Canzoni Con Il Naso Lungo

  Canzoni Con Il Naso Lungo
Tutti Quanti Hanno Bisogno
Nel Grande Spazio Aperto
Invincibili
Che Gran Confusione
Sei Come Ti Vorrei
Verrà Il Tempo
L'Amore Che Tornerà

Canzoni Con Il Naso Lungo
(Testo e Musica: Massimo Bubola)
Profetico nonché magnetico,
geometrico ed acrobatico,
sei spesso problematico
ma molto ironico,
a volte un po' lunatico
ma carismatico.
Ti abbiamo visto salire sul palco
e poi guardare giù,
ti abbiamo visto iniziare il concerto e già
non poterne più.
Canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo,
canzoni con il fiato corto,
canzoni con il doppio fondo,
canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo.
Ma come sei enigmatico
e così ermetico,
nelle interviste lucido
anche se un po' scorbutico,
in certe foto scettico,
in altre ipnotico,
coi musicisti un po' dispotico
ma sempre democratico.
Ti abbiamo visto su tutti i giornali,
su tutte le tv,
ci siam lasciati sedurre e incantare
ma non ci caschiamo più.
Canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo,
canzoni con il fiato corto,
canzoni con il doppio fondo,
canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo.
Ma come sei didattico
e un po' selvatico
ma così abulico
e un po' sclerotico.
Abbiamo visto cambiare stagioni ma
non sei cambiato tu,
ne abbiam sentite di tutti i colori ma
non ne vogliamo più.
Canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo,
canzoni con il fiato corto,
canzoni con il doppio fondo,
canzoni con il naso,
canzoni con il naso lungo.

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Tutti Quanti Hanno Bisogno
(Testo e Musica: Massimo Bubola, Cristiano De André, F. Consoli)
Quante volte ho visto il cielo
piegarsi come un salice
sui tuoi lunghi capelli,
sulle mie piccole spalle;
quando non bastavano
ragioni, graffi e lacrime
a spiegare per noi
che non capiamo mai.
Come si può vincere
pigrizia e carestia
che affamano i pensieri
e ammazzano la poesia?
Come si può perdere
per la strada il nostro cuore
e non cercarlo più?
Tutti quanti hanno bisogno
ma non sanno di che cosa,
di un dolore, di un amico,
di una casa o di una rosa;
tutti quanti come noi
non si sanno accontentare
di una vita troppo magra,
di una vita troppo normale.
Mille volte abbiamo scritto
sempre la stessa pagina,
cambiando spesso i concetti,
cambiando le parole;
ci sembrava che crescere,
fosse lasciare immagini
a parlare per noi
che non spieghiamo mai.
Come si può perdere
rispetto e fantasia
dopo un giorno inutile
che ti morde la malinconia?
Come si può vincere
per scommessa il proprio cuore
e non giocarlo più?
Tutti quanti hanno bisogno
ma non sanno di che cosa,
di un motivo, di un perdono,
di un risveglio, di una sposa;
tutti quanti come noi
non si sanno accontentare
di una strada troppo stretta,
di una strada troppo regolare.
Tutti quanti hanno un sogno
che non sanno realizzare,
una scala fino al cielo
o un amore da consolare;
tutti quanti come noi
non si sanno rassegnare
a una notte senza stelle,
senza stelle da contare.

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Nel Grande Spazio Aperto
(Testo e Musica: Tom Petty, Jeff Lynne)
Carlo finì le scuole e prese coraggio,
andò a Milano e si fece un tatuaggio,
la sua ragazza lo portava all'orecchio:
il futuro era aperto.
Poi si affitarono una casa da soli,
lui trovò un posto in disco da buttafuori,
lei gli insegnò delle chitarre il segreto:
il cielo era il tetto.
Nel grande spazio aperto,
sopra quel cielo blu;
nel grande spazio aperto,
sei un ribelle senza tribù.
Le recensioni erano buone davvero,
prese un agente ed un bravo scudiero,
fecero un disco che iniziava a salire:
il cielo era il confine.
Sopra il giubbotto aveva catene e chiodi,
era invitato ai party più prestigiosi,
ma il grande capo disse "Non è un successo!":
il futuro era aperto.
Nel grande spazio aperto,
sopra quel cielo blu;
nel grande spazio aperto,
sei un ribelle senza tribù.
Nel grande spazio aperto,
sopra quel cielo blu;
nel grande spazio aperto,
sei un ribelle senza tribù.

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Invincibili
(Testo e Musica: Cristiano De André, Massimo Bubola)
Per quanto tempo
ti penserò
in quelle notti a Genova;
giù lungo il porto,
dentro quei bar,
sogni cambiati in spiccioli.
Quale destino mai ci fermerà?
Quale assassino senza nome?
Ci sentivamo invincibili,
ci sentivamo così.
Storie migliori
non sentirò
di quelle notti a Genova;
bevevi troppo,
fumavi un po',
perso nella tua musica.
Quale silenzio ci confonderà?
Quale invisibile padrone?
Ci sentivamo invincibili,
ci sentivamo così.
Chi ci ha piegato le mani,
chi ci ha cambiato non so.
Come le macchine che vanno via,
ombre e stagioni così.
Chi ci ha tenuto lontani,
chi ci ha tradito non so.
Ora che queste nuvole spazzano via
i miei ricordi così.
Quale destino mai ci fermerà?
Quale assassino senza nome?
Ci sentivamo invincibili,
ci sentivamo così.

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Che Gran Confusione
(Testo e Musica: Cristiano De André, Massimo Bubola)
Chiusi nelle piazze, chiusi dentro il tempio,
siam tre milioni o ferse più di cento;
siamo senza mappe né riferimenti,
presi in un vortice di cambiamenti.
Notizie false, notizie vere,
non durano lo spazio di un telegiornale:
giurate e poi smentite solo un'ora prima,
legate solamente da una falsa rima.
E noi seduti su un vulcano siamo qua
col cuore a pezzi, con la testa nel pallone.
Uoh, uoh! Che gran confusione!
Uoh, uoh! Che gran confusione!
Tornano i regnanti, torna indietro la storia,
teste rapate picchiano a memoria;
dagli Urali al Mar Nero fino in Algeria
le guerre sante battono la carestia.
Fin da bambino sì che mi ricordo bene,
promesse su promesse alla televisione,
dibattiti, congressi, conferenze, impegni,
accordi programmatici e grandi sdegni.
E noi perduti e frastornati siamo qua
con un futuro che non ha più previsione.
Uoh, uoh! Che gran confusione!
Uoh, uoh! Che gran confusione!
E noi perplessi e disillusi siamo qua
a ricercare una qualche soluzione.
Uoh, uoh che gran confusione!
Uoh, uoh che gran confusione!
Nessuno sa ormai che pesci più pigliare,
nessuno sa indicarci che dobbiamo fare
e chi ostenta calma, ne puoi star sicuro,
è proprio chi ci prende ancora per il culo.
E noi perduti e frastornati siamo qua
con un futuro che non ha più previsione.
E noi perplessi e disillusi siamo qua
a ricercare una qualche soluzione.
E noi seduti su un vulcano siamo qua
col cuore a pezzi, con la testa nel pallone.
Uoh, uoh! Che gran confusione!
Uoh, uoh! Che gran confusione!

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Sei Come Ti Vorrei
(Testo e Musica: Cristiano De André, Mauro Pagani)
Ogni volta che ti vedo arrivare
mi viene un tuffo al cuore,
ti guardo parlare, sto ad ascoltare,
ti vedo trafficare, ti guardo e sto a pensare:
sei così bella, così facile da amare.
Come sei quando guardi, come sei quando ridi,
come sei quando aspetti me;
mi prendi come io vorrei, come ti vorrei.
Mi piace come muovi le mani,
mi piace come dici che mi ami,
mi piace sentirti cantare,
persino vederti litigare.
Mi piace come muovi gli occhi,
mi piace come mi tocchi,
mi prendi come io vorrei, come ti vorrei.
Sei come ti vorrei
quando fa freddo intorno
e ogni volta che mi sento solo;
sei come ti vorrei
se sono contento
in ogni momento, davvero.
E pensare che ogni tanto mi perdo,
come se mi si spegnesse il cuore,
non so cosa dire, non so ascoltare,
non riesco a parlare,
a dirti quello che vuoi sentire:
sei così bella, così facile da amare.
Sei come ti vorrei,
come è bello averti, pensarti, ascoltarti,
sentirti, vederti, sognarti, toccarti;
sei come ti vorrei,
come ti vorrei,
come...

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Verrà Il Tempo
(Testo e Musica: Massimo Bubola, Cristiano De André, Eugenio Finardi)
Lucia ha vent'anni
e non mangia mai,
non parla e se parla grida,
è solo un angelo che non sa volare
però il suo cuore continua a provare.
E' qualche tempo che
non cerco più di dare un senso alla realtà,
a volte spero che
sia un brutto sogno che alla fine passerà.
Verrà il tempo
di aprire un giorno nuovo,
cambiare questo cielo,
trovare un po' di pace
in questo mondo e intorno a te.
In questo inverno
che non finisce mai
ogni stella è una croce,
bugie, bugie non le riesco più ad ascoltare,
che depressione contarle sul giornale.
E spesso penso a te,
che sei sparita e non ti fai sentire più;
vorrei che fossi qui
quando il sipario finalmente cadrà giù.
Verrà il tempo
di aprire un giorno nuovo,
cambiare questo cielo,
trovare un po' di pace
in questo mondo e intorno a te.
Verrà il tempo
di aprire un giorno nuovo,
tagliare questo velo,
donare un po' di voce
a quelli che non ne hanno più.

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L'Amore Che Tornerà
(Testo e Musica: Cristiano De André)
E' un po' di tempo che non riesco a sognare,
non c'è nessuno e non ci sono parole,
questa casa a volte è una prigione
che non mi fa imparare.
E mi mancano stagioni migliori
di quest'inverno che non vuole passare,
nelle pieghe di queste canzoni
dove mi sto a cercare.
E lo so che anche la tua vita
ha bisogno di navigare,
insieme a me è una nave in porto
che sta aspettando di partire.
E le risposte che non ti so dare
nel mio cuore le cercherò;
dammi la mano, stringimi forte:
insieme a te le troverò.
Sarà l'amore che tornerà,
sarà l'amore che ci salverà
da questo freddo, da questo destino,
da questa gente senza perdono;
sarà l'amore che chiamerà,
sarà l'amore che ci scalderà
da questa pioggia e da questo vento,
da questo tempo.
In questo cielo che noi guardiamo
come un film che ci fa un po' paura
non abbiamo un tetto, un padre dove riparare.
E lo so che anche le tue dita
hanno bisogno di disegnare
un calendario un po' più dolce
con dei mattini da colorare.
E le risposte che non ti so dare
nel mio cuore le cercherò;
dammi la mano, stringimi forte:
insieme a te ci riuscirò.
Sarà l'amore che tornerà,
sarà l'amore che ci salverà
da questo freddo, da questo destino,
da questa gente senza perdono;
sarà l'amore che chiamerà,
sarà l'amore che ci scalderà
da questa pioggia e da questo vento,
da questo tempo.

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