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Fabrizio De André - Tutte le canzoni

Ottocento
(Testo e Musica: Fabrizio De André e Mauro Pagani; Melodia finale: "Barcarole" di Peter Ilyich Tchaikovsky)
Cantami di questo tempo
l'astio e il malcontento
di chi è sottovento
e non vuol sentir l'odore
di questo motor
che ci porta avanti
quasi tutti quanti,
maschi, femmine e cantanti,
su un tappeto di contanti,
nel cielo blu.
Figlia, della famiglia
sei la meraviglia,
già matura e ancora pura
come la verdura di papà;
figlio, bello e audace,
bronzo di Versace,
figlio sempre più capace
di giocare in borsa,
di stuprare in corsa e tu,
moglie dalle larghe maglie,
dalle molte voglie,
esperta di anticaglie:
scatole d'argento ti regalerò.
Ottocento,
novecento
millecinquecento scatole d'argento
fine Settecento ti regalerò.
Quanti pezzi di ricambio,
quante meraviglie,
quanti articoli di scambio,
quante belle figlie da sposar,
e quante belle valvole e pistoni,
fegati e polmoni,
quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar.
Figlio, figlio,
povero figlio,
eri bello bianco e vermiglio:
quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio?
Figlio, figlio,
unico sbaglio:
annegato come un coniglio,
per ferirmi, pugnalarmi nell'orgoglio;
a me, a me,
che ti trattavo come un figlio,
povero me,
domani andrà meglio.
Eine kleine Pinzimonie,
wünder Matrimonie,
Krauten und Erbeeren,
und Patellen und Arsellen
fischen Zanzibar;
und einige Krapfen
früher vor schlafen
und erwachen mit dem Walzer,
und die Alka-Seltzer für
dimenticar. (*)
Quanti pezzi di ricambio,
quante meraviglie,
quanti articoli di scambio,
quante belle figlie da giocar,
e quante belle valvole e pistoni,
fegati e polmoni,
quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar.
"Eine kleine Pinzimonie...": Un piccolo pinzimonio, splendido matrimonio, cavoli e fragole, e patelle ed arselle pescate a Zanzibar; e qualche krapfen prima di dormire ed un risveglio con il valzer, e un Alka-Seltzer per dimenticar. (Traduzione dal tedesco maccheronico).

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